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Dall’arte alla storia: La leggenda del pozzo di Demetra a Eleusi

Vincenzo Paudice - Eleusi, Kallikoron, pozzo di Demetra o delle vergini

Oggi vorrei raccontarvi la leggenda del pozzo di Demetra che ho avuto modo di dipingere durante uno dei miei ultimi viaggi.

Claudio Claudiano (370-408 d.C.), un poeta latino originario di Alessandria d’Egitto, narra la vicenda che riguarda tale pozzo nel suo “De raptu Proserpinae”, un poema in tre libri dove, fra l’altro, viene scelta per location la nostra Sicilia.

Quasi tutti i miti concordano sulla storia che vede Ade innamorarsi della bellissima Persefone (chiamata anche Kòre), intravista in una delle sue rare uscite dal regno delle ombre. Ade, principe dell’oltretomba, era ancora scapolo quando, convinto da Gea che fosse giunto il momento di prendere moglie, aveva adocchiato e scelto, con il consenso di Zeus, la bellissima nipote per incoronarla regina del Tartaro. La fanciulla, assieme alle figlie di Oceano, raccoglieva fiori sulle rive di un lago (Claudiano lo fa coincidere con quello di Pergusa in Sicilia), quando il dio degli inferi, su di un carro tirato da quattro cavalli neri, venne fuori da una voragine intenzionato a ghermire quell’unica figlia che Demetra aveva generato con il re degli déi. L’improvvisa apparizione del tenebroso auriga spaventò le ragazze, compresa Kòre che iniziò a strillare con tutto il fiato che aveva in gola. Demetra, attirata dalle urla della figlia e ignara di quanto stesse accadendo, iniziò a cercarla in tutte le terre dell’Ellade. Fu così che dopo nove giorni e nove notti, affaticata e stanca, giunse a Eleusi dove, assunte sembianze umane, si sedette di fianco ad un salubre pozzo, il Kallicòron” (buon pozzo), per rinfrancarsi e riprendere fiato.

Foto del pozzo di Demetra.

Notata dalle figlie di re Celeo, la dea fu invitata alla reggia per rimettersi dalle fatiche del lungo peregrinare. Soltanto allora la dea Ecate e il dio Elio la informarono sulle circostanze del rapimento.

Ribollente di rabbia, dopo aver reso aride tutte le terre abitate, Demetra si rivolse a Zeus per un intervento risolutore e che le rendesse giustizia. Il re degli déi, per salvare il mondo da una prolungata e disastrosa carestia, accettò di scendere a patti con la –generatrice delle messi– (sua sorella) e intimò ad Ade di consentire che la giovane moglie potesse, per sei mesi l’anno, ritornare sulla terra al fianco della madre riportando, così, la primavera e l’estate.

Per visualizzare altre immagini degli acquerelli di Eleusi, cliccate sul collegamento sottostante:

Acquerelli Grecia (E-M)

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