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Dall’arte alla storia: Nauplia e la leggenda della Fonte della Verginità

Vincenzo Paudice - Nauplia, Kanatos, Fonte di Hera o della verginità

Nauplia è una cittadina gradevole e ospitale, si presenta con un centro storico ben tenuto, dall’impronta marcatamente veneziana. Fondata dall’intrepido argonauta Nauplios, figlio di Poseidone, è nota già nel XV sec. a.C. quale insediamento Acheo. Fu porto di Tirinto e di Micene, la sua antica vocazione marittima è rimarcata da Euripide nella tragedia “Elena” allorché fa dire a Menelao, al rientro da Troia e prima di lasciare l’Egitto:

“… e il ferro in pugno strinse, ed a prora mosse, e lì piantato, per uccidere il toro così pregò: Posìdone, marino Dio del pelago, e voi, caste figliuole di Nerèo, me da questa terra insieme con la mia sposa conducete illeso alle spiagge di Nauplia. E zampillarono rivi di sangue in mar, fausto presagio per il foresto …”.

Sottomessa da Argo nel VII secolo a.C., fu trascurata dai romani e dai bizantini perché troppo esposta alle scorrerie dei pirati. Nel 1210 fu conquistata dai crociati di Ottone de la Roche e divenne feudo dei franchi fino al 1377, anno in cui passò ai veneziani che la persero nel 1540, per opera degli Ottomani. Riconquistata durante la guerra di Morea, fu abbellita e fortificata dal Morosini che la enumerò tra i baluardi veneziani nel Peloponneso. Nel 1715, i turchi del sultano Ahmed III espugnarono la città e ne massacrarono l’intera popolazione. Nel 1822 i patrioti ellenici la strapparono agli Ottomani e ne fecero, fino alla liberazione di Atene, la capitale della moderna nazione greca. In questa città, nel 1828, fu eletto Giovanni Capodistria, primo presidente dell’Assemblea Nazionale Ellenica, che anche qui, tre anni più tardi, venne ucciso. Secondo gli storici greci, l’assassinio fu opera di sicari assoldati dagli Inglesi, Francesi e Russi per imporre un governo monarchico sotto la guida di Otto di Baviera che comunque, primo sovrano della Grecia moderna, si insediò a Nauplia nel 1833. Il resto è storia recente.

Vincenzo Paudice - Nauplia, Leone di Baviera, Argolide

Nauplia – Leone di Baviera, Argolide

Anche Nauplia entra di diritto nel “mythos” perché sede della fonte “Kanathé” o Kanathòs, dove era solita bagnarsi Hera per riacquistare la sua verginità giacché, come cantavano i rapsodi, solo alla regina degli déi era concesso riprovare l’estasi del primo amplesso. La fonte, custodita all’interno del convento di Aghia Monì (XII secolo), è tuttora visitabile e, murato al di sopra della vasca circolare in pietra, vi si può ancora ammirare un bassorilievo con sopra riprodotte piume di pavone, animale sacro a Hera.

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Acquerelli Grecia (N-R).

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