Il pellicano europeo, che è entrato nella simbologia cristiana come emblema di Gesù Cristo, è un uccello maestoso, dotato di un lunghissimo e largo becco. Spesso le sue piume sono tinte di rosso per il sangue delle prede e questo particolare ha probabilmente diffuso la credenza che si lacerasse il corpo pur di conservare in vita i piccoli. È considerato perciò simbolo dell’amore paterno o materno. Un’antica leggenda, infatti, fa riferimento alla vicenda dei piccoli che colpiscono gli occhi del padre che, adirato, prima li uccide, ma poi, pentito e addolorato per la loro morte, squarciandosi il petto li inonda del suo sangue riportandoli così alla vita.
![Pellicano, S. Maria della Pietà, Eboli](http://www.paudicevincenzocittadinodelmondo.it/wp-content/uploads/2018/03/Pellicano-02-Eboli-Chiesa-di-S.-Maria-della-Pietà-altare-della-reposizione-del-Giovedì-santo.jpeg)
Chiesa di S. Maria della Pietà, altare della reposizione del Giovedì santo allestito da don Michele, primicerio della collegiata di Eboli
In realtà la femmina nutre i piccoli stritolando i pesci che tiene a macerare nella sacca membranosa che pende dalla mandibola inferiore, quindi preme il becco contro il petto e ne fa uscire il cibo. L’impressione che se ne ricava è che si trafigga il petto per farne uscire il sangue con cui nutre i piccoli. Questa immagine divenne leggendaria e fu anche assunta come simbolo di Cristo che versa il sangue per la redenzione degli uomini.